Diatermocoagulazione Milano e trattamento neoformazioni cutanee

La diatermocoagulazione è una tecnica utilizzata in dermatologia e venereologia che prevede l’utilizzo di un elettrobisturi il quale, generando corrente elettrica ad alta frequenza, taglia e cicatrizza l’epidermide. Viene utilizzata per il trattamento di verruche, fibromi penduli, cheratosi seborroiche e in campo venereologico in caso di infezione da papilloma virus e di condilomi genitali.

Cosa sono i condilomi genitali?

condilomi genitali sono verruche trasmissibili sessualmente che si manifestano come escrescenze ruvide sulla superficie della pelle o sulle mucose dell’area genitale e anale. Nell’uomo infettano prevalentemente glande, meato uretrale, frenulo, l’asta del pene, l’ano. Nelle donne invece si può trattare di condilomi vulvari, vaginali, del collo dell’utero o anali.
Sono spesso asintomatici anche se, raramente, possono causare prurito. Nella maggior parte dei casi non creano conseguenze, ma è importante tenerli sotto controllo in quanto il virus HPV può causare alterazioni tumorali delle cellule appartenenti alla mucosa che riveste il collo dell’utero.

Come si esegue la diatermocoagulazione?

L’elettrodo attivo del bisturi viene posto a contatto con la zona da trattare in modo che l’energia elettrica penetri sui tessuti malati, generando calore.
Questo porta a una evaporazione dell’acqua e al coagulo delle proteine delle cellule. Il bisturi, dopo aver distrutto la zona, la sterilizza rendendo il processo di cicatrizzazione  estremamente rapido.
L’intervento è breve, se le lesioni sono numerose può essere necessaria un’anestesia locale.

Cosa fare dopo l’intervento?

Alla fine della procedura la zona dell’epidermide trattata si ricopre di crosticine fatte di particelle di tessuto morto, che non devono assolutamente essere staccate forzatamente.
Quando il medico, dopo pochi giorni, toglierà la medicazione, è consigliabile trattare la parte interessata con creme o unguenti specifici, utili per mantenerla idratata.
In alcuni rari casi potrebbero manifestarsi piccole complicazioni come l’aumento o la diminuzione dell’intensità di colorazione della cute, che non devono destare preoccupazione.
In altri casi potrebbero formarsi cicatrici cheloidee, ma si tratta comunque di possibilità piuttosto rare.

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